Giovanni Grano

 

The Romantic Music for Guitar

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Fernando Sor

  1. Andante e Valse dall'op.45
2. Sesta Fantasia "Les Adieux" op.2
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    ANDANTE LARGO - UN POCO MOSSO
[5'33]
[5'26] 
  Antonio M. Nava [Rev. G.Grano]
  3. Introduzione e variazioni
    su un tema di Mercadante op.62
[10'43]
  Johann Kaspar Mertz
  4. Le Gondolier op.65 n° 3
   
MODERATO-CON MOTO-ALLEGRETTO
[5'00]
  Tre Notturni op.4
  5.      Notturno n° 1   (ANDANTE CON MOTO)
6.      Notturno n° 2 (ANDANTINO-ALLEGRO CON BRIO)
7.      Notturno n° 3 (MAESTOSO-VIVACE)
[3'00]
[4'51]
[3'26]
  8. "Liebeslied" dal Bardenklänge op. 13
      ADAGIO ESPRESSIVO
[3'48]
  9. "Fingals Höhle" dal Bardenklänge op. 13
      MAESTOSO-ALLEGRO
[3'44]
  Niccolò Paganini [Rev. R.Chiesa]
Grand Sonata per chitarra sola M.S. 3
  10.   ALLEGRO RISOLUTO
11.  
ROMANCE (PIUTOSTO LARGO, AMOROSAMENTE)
12.  
ANDANTINO VARIATO
[9'54]
[3'56]
[8'51]

 

  Ho inteso dedicare questo disco al mio Maestro ed amico
  Ruggero Chiesa, prematuramente scomparso alla
  Musica il 14 Giugno 1993.
      Con devozione
          Giovanni Grano

La chitarra romantica

La letteratura originale per chitarra formatasi nell'ottocento ha dato un particolare impulso nella prima parte di quel secolo, epoca comunemente definita "classica", mentre si è piuttosto rarefatta negli anni a seguire, che appartengono invece alla sfera "romantica". Tuttavia, non mancano opere nate nel primo periodo con caratteristiche tali da meritare l'inserimento in un'estetica che conteneva già i germi di nuove forme di espressione. E' quanto avviene nelle composizioni inserite in questo disco le quali, accomunate con altre apparse successivamente, giustificano in pieno un programma con l'etichetta "La chitarra romantica". L'"Andante" e il "Valzer" contenuti nell'op.45 di Fernando Sor, intitolata Voyons si c'est ça, illustrano molto bene il lato salottiero del famoso compositore spagnolo, che sapeva alternare opere imponenti ad altre più brevi, basate sull'elegante intimismo. L'"Andante" si svolge nella forma A-B-A, conclusa da una breve coda, ed è tutto affidato ad un gioco melodico sapientemente armonizzato. Più semplice la struttura del "Vaizer", che trova il suo punto di forza soprattutto nello slancio ritmico. Più ambiziosa è invece la Fantasia op. 21, sottotitolata Les adieux. Con il termine fantasia Sor indicava generalmente un tema con variazioni preceduto da un'introduzione, procedimento qui rispettato solo in parte. Il tema variato è infatti sostituito da un unico movimento piuttosto breve rispetto alla lunga introduzione, che sembra arrestarsi all'improvviso, eludendo un auspicabile maggiore sviluppo. A parte ciò, è interessante notare come nell'op.21 lo stile del compositore rifletta già, specie nell'ultimo tempo, una marcata inquietudine romantica.

Antonio Nava fu un chitarrista-compositore oggi ricordato specialmente per aver inaugurato nel 1808 il catalogo della casa Ricordi, con un'opera descrittiva dal titolo le stagioni dell'anno. La sua produzione musicale è però rimasta nell'ombra, malgrado di recente abbia cominciato a destare qualche interesse. Qui ascoltiamo l'lntroduzione su tema di Mercadante op.62, un caratteristico esempio di bravura trattato con molta frequenza nel primo Ottocento. Il tema di Mercadante, dall'opera Elisa e Claudio, viene qui abilmente fiorito nella voce superiore di ciascuna delle cinque variazioni, ravvivato da un cambio di tempo nell'ultima, cui si aggiunge un'impetuoso finale.

Di intensa atmosfera romantica sono impregnate tutte le composizioni dell'ungherese Johann Kaspar Mertz, che ha saputo dotare la chitarra di un linguaggio perfettamente consono alle esigenze dell'epoca in cui visse. La sua scrittura strumentale non si discosta, nell'aspetto esteriore, da quella degli autori classici che lo avevano immediatamente preceduto, ma è il contenuto musicale a fare un balzo verso orizzonti fino ad allora inesplorati. Pur mantenendo un'intatta personalità, Mertz si muove sugli stessi terreni di Mendelssohn, di Schubert, e anche Liszt, quando si lascia abbandonare ai ricordi della sua terra d'origine. Già nei Tre Notturni op.4 si notano le componenti che saranno parte sostanziale dei suoi futuri lavori: toccanti melodie, in genere esposte nel registro superiore e sostenute spesso da accordi spezzati, modulazioni tese ad esaltare gli improvvisi cambiamenti tonali. Tra i pezzi brevi, il capolavoro di Mertz è però costituito dall'op. 13, intitolata Bardenklänge, una raccolta nella quale la maturità artistica del compositore raggunge vette insuperate. Sarà facile accorgersene ascoltando il suggestivo cantabile, elaborato con gusto quasi pianistico, che sostiene Liebeslied, e il frequente turbinio di Fingals Höhle. Dal Trois morceaux op.65 è invece tratto Le gondolier, altro significativo esernpio di morbida malinconia che riesce a evocare quel clima appartenente ad alcune delle Romanze senza parole di Mendelssohn.

La Grande Sonata "Per chitarra sola con accompagnamento di violino" fu composta quando Paganini aveva poco più di vent'anni, epoca in cui forse egli pensava di esibirsi anche in vestedi chitarrista. Allo stesso periodo appartiene infatti la Sonata concertata per chitarra e violino, nella quale i due strumenti svolgono un ruolo paritario. Sappiamo invece che Paganini non realizzò mai questo progetto, anche se il suo interesse per la chitarra non venne mai meno, come testimoniano le numerose composizioni solistiche e cameristiche che egli le dedicò fino agli ultimi anni della sua attività. Malgrado la Grande Sonata preveda l'intervento del violino, tale supporto è talmente modesto da rendere più che legittima l'esecuzione del pezzo con la chitarra sola. Suddivisa in tre tempi, la composizione comincia con un "Allegro risoluto" di ampie proporzioni, in cui prevale la presenza del secondo tema della forma sonata, e che alterna una gran messe di idee melodiche a passaggi di stampo virtuosistico. Il secondo tempo, "Romanza", è un tipico cantabile che rivela la natura lirica e malinconica di Paganini, mentre il terzo, "Andantino variato", è costituito da una sede di scintillanti variazioni. Non si pensi comunque che, trattandosi di un lavoro giovanile, la Grande Sonata presenti aspetti di natura scolastica. Al contrario, qui siamo in presenza di una delle più belle e compiute grandi opere dell'Ottocento chitarristico, chiaro esempio di un genio creativo che avrebbe continuato a manifestarsi attraverso i lavori che tutti conosciamo.

Ruggero Chiesa

 

N. Paganini
1782 -1840

J.K. Mertz

J.K. Mertz
1806 -1856

A. Nava
1775 ? - 1826
(Frontespizio dall'Op.62)

F Sor
1778 - 1839


Giovanni Grano, 1993

Giovanni Grano


La Guitaromanie

La Guitaromanie
(Charles de Marescot, "La Guitaromanie", 1825)

Giovanni Grano has performed on a guitar made by Josè Ramirez, 1974.

Recorded at Zero Point Recording Studio (Kramsach/Austria) in June 1992 and February 1993 Engineered and produced by: R. Romagna
Cover painting by: A. Bertellini (Mantova/Italy)
Artistic Photo by: G. Butturini (Brescia/Italy)
Design and layout by: W. Zeindl, Zero Point Records

J.K.Mertz's portrait by the courtesy of Astrid Stempnik (Vienna/Austria)

Contact adress: zero point records
A-6233 Kramsach 216c /Austria
Tel.: (+43)1(0)5337164992

Digitaltape and hard disk recorder used during session recording, mixing, editing and mastering.
All rights of the producer and of the owner of the work reproduced reserved.
Unauthorized copying, hiring, lending, public performance and broadcasting of this record prohibited.
Made in Austria 1993

Manufactured by Sony DADC/Austria


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Printed in Austria 1993. Copyright 1993 by zeropoint records, Zeindl & Romagna GnbR/Austria.


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