Giovanni Grano Guitar

"andantino variato": N. Paganini - "The romantic music for guitar"

   
 

CRITICHE (anni 2005-2009)

Recensione Festival Luys Milan e Master alla Yale University (2008)

Recensione Rust Classical Guitar (Ottobre 2008)

Recensione Concerto di Neuoettinger (2008)

Recensione Concerto di Neuoettinger (03-2005)

Concerto alla Royal Festival Hall di Londra

"Dear Dr. Grano, Myself and my classical guitar teacher, Zachary Taylor, had the great fortune to attend your recital at the Royal Festival Hall in the Summer of 2005.
Many guitarists perform in London, but neither of us have heard or seen such brilliance for many many years; it was an absolute pleasure. Your technical excellence and romantic expression of guitar music was breathtaking.
Please tell us, will you be visiting London again, either for a performance, or for a masterclass?
Looking forward to hearing from you soon.

Yours sincerely,

Jason Economides "

 

CRITICHE (anni 2000-2004)
di concerti di Giovanni Grano

Concerto all'Auditorio Nacional di Madrid il 26-10.2002 con l'orchestra Chamartin

" ... el magnifico mùsico y guitarrista italiano Giovanni Grano... Grano ofreciò el mas puro estilo galante del ottocento- es decir la ortodoxia plena - la nueva version del Concerto op. 8a, para guitarra y orquesta de F. Carulli"

Quotidiano "ABC" - 28-10-2002 a firma di Leopoldo Montanon

Concerto del 26-12-2003 per la rassegna Museo di Sera

"Grande padronanza strumentale, suono sempre presente e finissimi impasti timbrici hanno caratterizzato le sue esecuzioni.... Standing ovations a conclusione del concerto che vedeva ancora Grano concedere un bis( una "Milonga" di M.D.Pujol), inducendo il pubblico ad ulteriori prolungati consensi.

RIVISTA "CHITARRE" Aprile 2004 a firma Elda Campori

Concerto tenuto al Palau de la Musica - Valencia- il 5.05.2004

"Giovanni Grano, uno de los mejores representantes de la moderna escuela italiana de guitarra, ofreciò sutiles y evocadoras versiones de un repertorio tradicional ".

RIVISTA "ACORDES" - n.36 Junio 2004 a firma J.L. del Puerto


CRITICHE (anni 1989-1990)
di concerti di Giovanni Grano

... Interpretazione raffinata ed intensa, un'esperienza culturale preziosa, una splendida sorpresa!

(Praga - Vecerny Praha 14.3.89 Paulina Dobanyusovà)

G. Grano si è esibito a Praga e Brno. Tutt'e due i suoi concerti hanno rappresentato al meglio la tradizione chitarristica, con una esecuzione magistrale. Isabella Siewers: "E' stato meraviglioso, sensibile e ricco d'emozioni".

(Praga - Prace 15.4.89 Dana Satavovà)

Esecuzione piena di temperamento! G. Grano ha dimostrato di appartenere ai migliori chitarristi di livello europeo, distinguendosi per un'interpretazione virtuosistica e ricca d'espressività, distinguendo con precisione i vari stili musicali.

(Brno - Opus Musicum 6/89 Vladislav Blaha)

...L'interprete ha dimostrato un'ottima base tecnica, pulizia d'esecuzione, suono raffinato e capacità di scegliere i colori più appropriati che gli offre la sua eccezionale Ramirez del '74.

(Praga - Hudebni rozhledy Koncerty v Prave, Aprile 89 S.B.)

Nitidezza musicale, virtuosismo ed estro, un suono particolarmente accurato con interessanti variazioni di timbro e dinamica hanno contrassegnato la sua esecuzione musicale.

(Hammeln - Neue Deister Zeitung 6.5.89 I.G.)

...Chitarra sensibile! Duttilità di suono e grande disciplina musicale ... G. Grano ha dato spazio ad un ampio spiegamento di suono.

(Hannover - Hannoversche Allegemeine Zeitung, 17.5.89)

Concerto con l'orchestra Sinfonica di Stettino ...Che la chitarra riassume con nobile senso di commozione... Molto applaudito G. Grano ha poi regalato tre bis.

(Mantova  - Gazzetta di Mantova 24.4.89 A.Z.)

...Grano, un virtuoso della chitarra! L'esecutore ha eseguito in modo veramente eccellente concedendo tre volte il bis. Grano ha rivelato un intenso lavoro interpretativo, basato su brillante tecnica strumentale, spiccata sensibilità e sicuro senso stilistico.

(Adria - Il Gazzettino, 25.5.89)

...Il chitarrista Giovanni Grano ha eseguito correttamente i difficili brani solistici contemporanei ...

(Salzburg - Salzburger Nachrichten 3.5.89, R.K.)

Giovanni Grano ha suonato molto bene in Giuliani..., splendidamente in Villa-Lobos ...

(Ljubljana - Delo Ljubljana, 30.8.89 Pavel Mihelcic)

...Grano ha dato il meglio di sé penetrando le scritture con sensibilità, in percettibile disposizione al raccoglimento, alla raffinata sottolineatura espressiva, ed inducendo i presenti all'applauso caloroso.

(Mantova - La Gazzetta di Mantova 30.8.89, Andrea Zaniboni)

 

CRITICHE (anni 1978-1988)
di concerti di Giovanni Grano

...Splendido l'intervento dei chitarrista G. Grano esecutore del delizioso concerto per chitarra ed archi di Vivaldi.

(Bergamo - L'Eco di Bergamo 3.3.78 L.P.)

Concerto al Teatro della Villa Reale di Monza
...chitarrista affermato e di valore, musicalmente colto, ha offerto agli ascoltatori un concerto ed una "lezione" di storia della musica...

(Monza - Il Cittadino 28.2.80 A.P.)

...Magistrale interpretazione. Grazie ad una impeccabile preparazione tecnica ed al sottile gusto musicale G. Grano ha saputo evidenziare la particolare bellezza dei brani proposti...

(Belluno - Il Gazzettino 26.8.81 F.B.)

Giovanni Grano ha dato il meglio di sé.... si è dimostrato esecutore di vibranti intensità.

(Verona - L'Arena 5.7.85 H.W.)

Giovanni Grano al Bibiena: Chitarra amabile e musicale. ...Senso musicale sempre assai vigile e gusto evidente per la cura del suono. Accoglienza meritatamente calorosa.

(Mantova - La Gazzetta di Mantova 25.5.87 A.Z.)

...Ha dimostrato tecnica eccellente e matura, esecuzione particolarmente approfondita, caratterizzata da grande eleganza.

(Stettino - Olos Szczecinski 18.11.87 Roman Krafzewsky)

...Tensione espressiva vibrante e senza cedimenti... intenso suono della chitarra di Giovanni Grano...

(Catania - Il Giornale di Sicilia 7.12.88 E.U.)

 

GAZZETTA SPETTACOLI Classica
Una nuova significativa proposta discografica di Giovanni Grano

Chitarra romantica

Con dedica-omaggio al grande Ruggero Chiesa
Più di una sollecitazione reca il bel disco che Giovanni Grano ha realizzato per la Zero Point records dedicato alla «chitarra romantica»: innanzitutto la dedica a Ruggero Chiesa che vuol essere un ideale, quanto musicalmente tangibile, omaggio alla memoria di uno dei più fervidi apostoli delle rinnovate e consolidate fortune dello strumento.

Omaggio che «suona» tanto più intimo e profondo per la nitidezza degli intendimenti come per la freschezza della creazione musicale. Si definisce intanto con precisa misura il disegno programmatico nella scelta degli autori e delle opere, a offrirci il senso che lo strumento ha incarnato nei primi decenni del secolo passato, partecipe anch'esso di quella trasformazione, di atteggiamenti e di linguaggi, che ha portato a un sostanziale cambio di scenario, a partire dal fondamentale ruolo paganiniano il cui «classicismo» si è proiettato come imprescindibile stimolo per la fantasia romantica. Vicende complesse, intersecate variamente lungo le strade europee che si possono ricomporre significativamente anche attraverso il più appartato strumento a corde e il contributo di alcuni protagonisti della sua storia: Fernando Sor innanzitutto che fu personaggio europeo nel senso più vero e di cui le due composizioni proposte da Grano, la Fantasia "Les adieux" in particolare, recano segnali molto suggestivi nella ricerca di una più evocativa espressività.

Ma il disco ci fa conoscere personaggi meno rilevanti, come il milanese Antonio Maria Nava testimone, si direbbe delle Variazioni sopra un tema di Mercadante, di quel gusto Biedermeier che pure fu tramite non sempre banale, come si vorrebbe, di una più mobile sensibilità; ma soprattutto l'ungherese Johann Kaspar Mertz, che fu artista molto noto e acclamato a Vienna e che ci porta, sul filo delle corde della sua chitarra, a toccare zone ormai pienamente avvolte dall'atmosfera romantica. Ne sono segnali sicuri gli stessi titoli, come i Notturni, e più ancora quel Bardenklänge da cui Giovanni Grano estrapola il bellissimo Liebeslied e addirittura una «Grotta di Fingal»! Il richiamo mendelssohniano, d'altra parte, si allarga comprensibilmente all'ascolto della musica che stempera modi e sensazioni appartenenti ormai a una ben definita stagione.

Uno scorcio di grande interesse dunque, reso tale anche dal filtro esecutivo e interpretativo che diventa più che mai cruciale in un discorso qual è quello, che da alcuni decenni ormai si muove attorno alla chitarra: strumento per tanti versi ancora da scoprire - e può sembrare persin banale quest'affermazione - proprio perché molto spesso finisce per prevalere l'aspetto esecutivo su quello interpretativo, mosso il primo solo da un generico velleitarismo, teso a ridare alla chitarra più spazi possibili.

Giovanni Grano, che è artista sensibile e uomo di cultura, e che, non a caso, si muove sul filo della preziosa lezione di Chiesa, opera con ben diversa consapevolezza: in possesso di un'autorevolezza strumentale di prim'ordine - e la Grande Sonata di Paganini che corona il programma del disco ne offre una prova indiscutibile - costruisce l'interpretazione su una precisa sensibilità storica, che significa appunto messa a punto dei termini stilistici, non solo in rapporto allo stretto dato strumentale ma anche in consonanza con altri re ferenti che, nel caso del periodo considerato, intessono una varietà di relazioni quanto mai penetrante. E proprio grazie a tale consapevolezza storico- stilistica il disco si propone come un segmento di grande interesse.

Gian Paolo Minardi

 

The romantic music for guitar
Giovanni Grano
Zero Point Records

Siempre es una alegría escuchar programas de música romántica interpretados con la solvencia técnica y expresiva que sus códigos requieren. El italiano Giovanni Grano lo consigue. En sus manos, las obras de Johann Kaspar Mertz, Antonio Nava y Fernando Sor, así como las piezas originales para guitarra del gran violinista Niccolo Paganini, cobran una dimensión-otra que, al tiempo que respetan las intenciones del género, las acercan inteligentemente a nuestro tiempo. Nuestra opinión: muy bueno.

Manuel Álvarez

 

Romanticissimo cd per Giovanni Grano

[...] Giovanni Grano suona queste Composizioni con gusto e precisione e, complice una registrazione di altissima fedeltà e definizione, porge un suono corposo e tecnicamente giocato sulle sfumature di timbro. La copertina è abbellita da un acquerello firmata dalla mantovana Bertellini e le note sono firmate da Ruggero Chiesa, il noto chitarrista recentemente scomparso al quale Grano ha voluto dedicare questo suo impegno. (a.z.)


Novità in CD e Video
da La Cittadella, 9 gennaio 1994

[...] Come abbiamo già in precedenza rilevato durante alcune applaudite esibizioni pubbliche, il M° Grano si dimostra esecutore di gravidi capacità tecniche e musicali, ricavando dal suo strumento sonorità adeguate allo spirito di ciascuna pagina e perfettamente in stile. Un CD che merita i più ampi consensi e che arricchisce il catalogo delle incisioni per chitarra, affidate ad interpreti qualificati. L'incisione, Digital Stereo effettuata in Austria, è di alta qualità.

Dino Gatti


Review "The Romantic Music for Guitar"
da Gitarre & Laute 3/1994

... Giovanni Grano ist kein Gitarrist der Schneller/Lauter-Gilde und er hat technisch durchaus Grenzen - aber er spielt wunderschöne legati, singt Melodien und beweist musikalischen Geschmack.

Peter Päffgen


Recensione "The Romantic Music for Guitar"
da Seicorde Gennaio Febbraio 1995

[...] Un curriculum da togliere il flato che, al di là delle referenze da dotto umanista, ci presenta un chitarrista capace di partecipate interpretazioni.
[...] Buona la registrazione. Un pizzico di slancio in più non avrebbe guastato.

Francesco Rampichini


Musica romantica a sei corde
1995

Ben più di un'aleatoria connotazione storico-cronologica (come vorrebbe farci credere il titolo della raccolta che presentiamo), il filo rosso che unisce l'eccentrico repertorio di "The Romantic Music for Guitar" è il tocco sensibile e sfumato di Giovanni Grano, un chitarrista che merita di essere ascoltato.
[...] Infine, senza alcun imbarazzo, Giovanni Grano ci introduce nei complessi virtuosismi della famosissima "Grande Sonata per chitarra e violino" di Niccolò Paganini. [...] Grano con grande sensibilità, ne segue le numerose nervature fino allo splendido "Andantino variato" il cui ascolto consigliamo caldamente a tutti per la brillantissima fantasia che lo sorregge.

Carlo Cattivelli


L'«altro» Paganini
Nell'album pagine per chitarra e violino
Rivalutato il lato lirico del compositore
da Voce di Mantova, 9 novembre 1994

Un importante contributo agli studi sul repertorio paganiniano per chitarra e violino viene dalla seconda fatica discografica del maestro Giovanni Grano [...] Dopo La chitarra Romantica è uscito infatti nel giorni scorsi, sempre sotto l'etichetta austriaca Zero Point Records, il secondo Cd interamente dedicato alle sonate per chitarra e violino di Niccolò Paganini. Il compact si presenta come un'opera accurata vuoi per la ricerca filologica vuoi per l'interpretazione, affidata alla chitarra di Grano ed al violino di Vadim Brodsky, vincitore del premio Paganini e di numerosi altri premi internazionali. [...]
«Si tratta di un repertorio piuttosto particolare - ha spiegato l'interprete. Fino all'età di 21 o 22 anni, Paganini non era ancora effettivamente deciso se intraprendere la carriera concertistica in qualità di violinista o di chitarrista. Tredicenne aveva già eseguito una prima composizione per il duo violino-chitarra: questa composizione strumentale doveva essergli piaciuta a tal punto che la riprese in varie occasioni nel corso di tutta la vita e le ultime composizioni (le Variazioni sul Barucabà e l'Allegro vivace a movimento perpetuo) sono concepite propria per la formazione violino-chitarra, a testimonianza del fatto che per tutta la vita il compositore predilesse questa composizione strumentale.»
Ma come suonava la chitarra, Paganini ?
«Stando all'autorevole testimonianza di Hector Berlioz "quando il violino lo affaticava troppo, prendeva dalla b orsa una raccolta di duetti per violino e chitarra" e suonava assieme ad un violinista tedesco: "Egli suonava la parte della chitarra traendo da questo strumento effetti straordinari».
Oltre alla novità di un Paganini chitarrista, vediamo emergere dalla ricerca filologica (Grano ha infatti curato anche l'interessante introduzione del compact disc) lo spirito romantico dei compositore.
«In genere - afferma Giovanni Grano - Paganini viene visto come l'archetipo del virtuoso, come in realtà non è: c'è uno spirito romantico che viene fuori dalle sue composizioni e c'è un Paganini lirico che è sempre stato sottovalutato».
Attraverso l'apprezzabile opera musicale, veniamo così a delineare l'immagine dei compositore che, afflitto da molteplici malanni, vive intense storie d'amore e viene persino imprigionato per una squallida avventura con una prostituta minorenne. Che, infine, nel carnevale romano, si traveste da donna per abbandonarsi, accanto all'amico Rossini, a frizzi e lazzi.
1 brani contenuti costituiscono una selezione tra cinquanta componimenti dedicati al duo formato da violino e chitarra. Il Centone di Sonate (Manoscritto 112), le Sei Sonate op. 3 (M.S. 27), la Sonata Concertata (M.S. 2), la Sonata a preghiera su un tema del Mosè (M.S. 23) e il Cantabile in Re maggiore (M.S. 109).

Bruno Cavallarin

 

La Cittadella, 21 Novembre 1999
Novità in CD

Phantasia - G. Grano chitarra [...] Questo nuovo CD inciso nel marzo di quest'anno comprende un programma piacevolissimo, spaziante da David Kellner [...] ai notissimi Mauro Giuliani, Heitor Villa-Lobos, Manuel De Falla e Joaquin Turina, con pagine di grande impegno e gradevolissimo ascolto. Particolarmente interessanti risultano la "Grande Ouverture" op.61 di Giuliani e la "Suite Populaire Brésilienne" di Villa-Lobos, quest'ultima resa magistralmente in tutto il suo classicismo di una scrittura chitarristica di grande efficacia. Un preziosissimo CD questo, che consigliamo agli appassionati della bella musica e della chitarra in particolare, impreziosito dalle ben documentate note di presentazione dei singoli brani curate da Angelo Gilardino, un'altra celebrità come Grano nel campo di questo popolare strumento. La distribuzione è curata dalla "Ares" di Verona.

Dino Gatti

 

"Phantasia": un bel Cd di Giovanni Grano prodotto da Marcello Defant per la "Symposium" 
21 Novembre 1999 - Strumenti e Musica (Bèrben)

   La chitarra, strumento capace delle più rare suggestioni (nel suo "Romanzero gitano" Garcia Lorca, più di ogni altro poeta, ha cosi evocato: "Oh chitarra/cuore ferito a morte/da cinque spadai"), torna oggi alla ribalta discografica con questa bella "Phantasia" firmata da Giovanni Grano: un Cd che raccoglie 14 opere espresse da cinque importanti compositori del settore: un raro David Kellner (un grande compositore per liuto, sconosciuto ai più, ed ora messo in luce da Giovanni Grano che qui si presenta anche in veste di trascrittore abile, filologicamente attento, cosa anch'essa rara in questo nostro tempo invaso com'è da ogni sorta di piraterie), Mauro Giuliani, Heitor Villa-Lobos, Manuel De Falla e Joaquin Turina.

   Giovanni Grano è un concertista lucano del '55 già affermato in campo Internazionale. Alle sue spalle aleggiano nomi come Oscar Ghiglia e H. Smith e parnasi come il conservatorio di Milano che lo ha brillantemente diplomato, l'Accademia Chigiana che ne ha completato la specializzazione, la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bologna che lo ha laureato e la Scuola di Paleografia e Filologia musicali di Cremona che oggi gli consente il recupero "professionale" di una letteratura tradizionale illuminata da una moderna sensibilità, la riscoperta delle opere liutistiche del passato e probabilmente (questo lo penso io: so che i concertisti che hanno alle spalle una solida preparazione culturale emanano potenti fluidi magnetici) lo stimolo per i compositori contemporanei, alla creazione di opere nuove da destinare al suo personale strumento. D'altronde, anche la scelta da lui operata per la compilazione di questa "Phantasia" è una prova del suo livello interpretativo. Su un totale di poco più di un'ora di musica, quindici minuti vanno ad un antico del sei-settecento (Kellner) per tacitare le ragioni della cultura e dimostrare che certi recuperi vengono agilmente recapiti anche oggi da qualunque pubblico; altri quindici poco più sono destinati all'Ottocento meridionale italiano qui rappresentato dal noto Mauro Giuliani ("La melanconia" e "L'amoroso" op. 28 e la "Grande Ouverture" op. 61). La restante mezz'ora va tutta alla chitarra di lingua iberica più o meno del nostro tempo (notevoli i 5 pezzi della "Suite Populaire Brésilienne" di Villa-Lobos, l'"Homenaje" Pour le tombeau di Debussy di Falla e "Fandangulllo op. 36" di Turina) e che consente a Giovanni Grano di esprimere al meglio la sua abilità tecnica, la sua sensibilità di ricercatore timbrico, di mettere in piena luce ogni angolo della sua suggestiva interpretazione.

Silvano Sardi 

 

Curriculum: [ Indice ] [ Archivio fotografico ] [ Edizioni ]
Discografia: [ Romantic Music for Guitar ] [ Paganini Sonatas ] [ Phantasia ] [ Autumnal ]
[ Repertorio ] [ Critiche ] [ RealAudio ]


seicorde.it